In scena ieri a Teatro Due, «Lanternina cieca», omaggio ad Andrea Zanzotto.
Si tratta di uno spettacolo visuale-musicale per marionette, un esperimento di microteatro di rappresentazione della parola poetica, in piena sintonia con i diversi modi di «lettura» suggeriti dal festival. «Lanternina Cieca», produzione del Teatro Festival Parma, realizzata a cura del Gran Teatrino La Fede delle Femmine, si affida allo stesso poeta come voce recitante, per entrare in livelli diversi di indagine visiva e narrativa. Lo schema della rappresentazione è la dimensione spaziale dell’eco che si sviluppa sia nella presentazione delle immagini che nelle musiche scelte, di Purcell e Rameau.
Lo schema narrativo si rifà invece all’elaborazione dei temi paesaggistici della poesia di Zanzotto presenti nella prima fase dell’opera del poeta e in Pasque, da cui è tratto il testo base dello spettacolo, che si connota anche per una serie di dettagli del sottobosco fantastico dei disegni e dipinti di Füssli per la Comedy shakespeariana. La voce di Zanzotto introduce e chiude la rappresentazione in un formarsi ed inseguirsi di luci e invenzioni che danno forma visiva alle parole, quando le parole nel teatrino delle marionette non si odono ma si possono immaginare, in attesa di essere di nuovo udite, scandite dal poeta con sapiente connotazione. Piena la sala piccola di Teatro Due di un pubblico attento che ha applaudito Margherita Beato, Margot Galante Garrone, Paola Pilla.